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I Lastoi de Formin sono un’icona classica del paesaggio delle Dolomiti: osservati e fotografati dal Passo Giau sono imponenti scogliere di dolomia, che poggiano su verdi prati ricchi di acqua ed animali.

Ma noi desideriamo farvi andare oltre quest’immagine e portarvi a scoprire un angolo nascosto di questa magnifica scogliera corallina.

Un sentiero poco battuto lungo una naturale via d’accesso attraverso le rocce. Un posto magico, dove pochi isolati pini cembri sono antichi testimoni e guardiani.

Lastoi di Formin sconosciuti alle masse, Lastoi ricchi di storia ed aneddoti riguardanti la conquista dei pascoli da parte di comunità confinanti, Lastoi de Formin dove il contatto con la roccia ci porterà indietro di 230 milioni di anni

Una volta raggiunta la cima avremo un panorama incredibile attorno a noi: i verdi prati di Mondeval col Lago delle Baste, l’imponente Pelmo, l’altipiano delle Pale di San Martino, la Marmolada in lontananza e verso Ampezzo Lagazuoi e Tofane in primo piano.

La verticalità e la fragilità delle guglie che costituiscono la Croda da Lago sono sempre fonte di meraviglia. Un itinerario molto vario, che ci farà apprezzare la bellezza di camminare su un plateau di roccia, immersi in un paesaggio quasi lunare e che ci porterà sulla via del ritorno a rilassarci in verdi prati solcati da un fresco ruscello.

 

CARATTERISTICHE DELLA GITA:

  • Partenza e arrivo: Passo Giau (Pieve di Cadore)
  • Difficoltà: E
  • Dislivello: 800mt
  • Tempo: 7h
  • Quota massima: 2600mt
  • Pranzo: al sacco
  • Coordinatore: Roberto Grandi (380/4557865)
  • Info ed iscrizioni: tramite il coordinatore oppure venerdì 12 ottobre, alle ore 20.30 presso la sede SAT Cavalese
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