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L’escursione prevede 1.100 metri di dislivello e un tempo di percorrenza  di circa 7 ore. Saremo accompagnati dalla guida Kofler Franz che gestisce questi percorsi. Ogni persona riceverà stivali, casco e lampada frontale per l’accesso dei tunnel.

 

Il programma prevede le seguenti fasi:

  • ascensione all’ex villaggio minerario di Monteneve (rifugio alpino e sezione espositiva)
  • visita alla sezione espositiva
  • pausa pranzo (possibilità fermarsi al rifugio)
  • ascensione alla Forcella di Monteneve
  • discesa alla galleria “Poschhaus”
  • percorso a bordo del trenino minerario (3,5 km)
  • percorso a piedi lungo la galleria “Karlstollen”
  • discesa al punto di partenza

 

CARATTERISTICHE DELLA GITA:

  • Partenza prevista: ore 6.15, dalla piazza di Capriana; ore  6.30 presso la loc. vecchia Stazione, (Castello di Fiemme).. L’escursione partirà strada per il passo Rombo (San Leonardo in Passiria);
  • Rientro: saremo a ponte Monteneve sulla strada del passo Rombo, alle ore 18.50 circa
  • Equipaggiamento necessario: zaino da montagna, scarponcini da trekking, protezione antipioggia
  • Note: il tour non è adatto alle persone che soffrono di claustrofobia e con allergie alla muffa
  • Prezzi: 30 € a persona; attenzione: l’iscrizione si considera confermata al momento del pagamento della quota.
  • Difficoltà: EE
  • Dislivello: 1100mt
  • Tempo di percorrenza: 7h
  • Quota massima: 2350mt
  • Pranzo: al sacco
  • Coordinatore: Cristina Predazzer (349/8734576)
  • Info ed iscrizioni: tramite il coordinatore oppure venerdì 19 luglio alle ore 20.30 presso la sede SAT Cavalese.

 

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Gabriel Perenzoni e Nicola Castagna si conoscono durante i corsi per diventare guide alpine e scoprono di avere un sogno in comune: scalare tutti gli 82 Quattromila delle Alpi in una sola stagione.

ALTAVIA 4000 è un viaggio attraverso i giganti delle Alpi, un’avventura alla scoperta di sé stessi e dei legami profondi che nascono lassù.

La Guida Alpina Gabriel Perenzoni presenterà, nel corso di una serata dedicata all’alpinismo, il film “Alta via 4.000” premiato nel 2023 al Filmfestival città di Trento.

Il film documenta la salita di tutte le cime oltre i 4.000 metri di altitudine della catena delle Alpi.

Seguirà un dibattito con il pubblico con spazio a domande e aneddoti raccontati dai protagonisti di questa entusiasmante avventura.

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Si tratta di un docufilm basa sulla raccolta di testimonianze e narra la storia di persone coraggiose che hanno messo a repentaglio la propria vita per salvarne altre, gettando il cuore al di là dei confini.

Maria Luisa Crosina, è una ricercatrice storica che scopre un fatto straordinario riguardante la propria famiglia: parte di essa riuscì a sfuggire alla Shoah scappando da Trieste.

Attraverso ricerche mirate, Maria Luisa rintraccia due anziane donne che confermano che don Pietro Cortiula, un sacerdote friulano, ha nascosto cinque membri della sua famiglia a Liariis, integrandoli nella comunità locale e nascondendone la vera identità. Il film si focalizza anche su altre storie di coraggiose azioni di salvataggio, come quelle degli alpinisti Ettore Castiglioni e Adamello Collini, che hanno aiutato dissidenti politici ed ebrei a superare i confini montani e del maresciallo dei carabinieri Bruno Pilat che riuscì a coprire la fuga da Aprica di 218 Ebrei.

 

Tipo di produzione: DOCUMENTARIO
Durata: 57’55”
Data di uscita: GENNAIO 2024
Paese di produzione: ITALIA
Linguaggio: ITALIANO
Sottotitoli: italiano
Supporto di ripresa: DIGITALE COLORE
Ratio: 16/9

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Riportare le lancette dell’orologio a quel tragico momento e ripercorrere con i protagonisti il continuo evolversi della situazione è l’obiettivo primario del documentario.

L’opera è una dedica a chi quel 3 Luglio 2022 perse la vita nella tragedia del Marmolada e a tutti coloro che si prodigarono per aiutare e recuperare sopravvissuti e non.

Un racconto voluto per far conoscere quell’immane tragedia, ma anche per denunciare le fragilità di un territorio, che come tanti si trova a doversi confrontare con il cambiamento climatico e raccontare ciò che sono in grado di sacrificare ogni giorno gli eroi che si dedicano per garantire la sicurezza delle nostre montagne.

Il documentario fonde interviste, materiale di repertorio inedito e riprese ad oggi, in un unico linguaggio narrativo capace di restituire l’impotenza dell’uomo di fronte alla forza della natura, coinvolgendo emotivamente lo spettatore e accendendo i riflettori sugli uomini e le donne che in quei giorni hanno lavorato instancabilmente.

Le interviste ad autorità, soccorritori, guide alpine, testimoni oculari e sopravvissuti ci condurranno di ora in ora attraverso lo svolgimento degli eventi e la messa in moto della grande “macchina dei soccorsi” evidenziandone il forte impatto umano che ha avuto su chi era lì, magari con la consapevolezza di cercare tra i dispersi un amico o un collega. Un racconto che ci conduce a più riflessioni su come il cambiamento climatico stia velocemente trasformando il territorio e come di conseguenza debba cambiare l’approccio nei confronti della montagna stessa (fonte: https://www.cineblend.it/marmolada-03-07-22/).

Il documentario viene proiettato in per la prima volta in valle di Fiemme e Fassa.

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Serata dedicata all’ alpinista ed ex atleta paralimpico Andrea Lanfri, che presenterà “My 7 Summit”, il progetto di scalare le vette più alte di tutti continenti nonostante i suoi handicap fisici.

Le 7 cime che Andrea Lanfri vuole scalare sono: Kilimangiaro in Africa, Denali in America settentrionale, Aconcagua in America meridionale, Monte Vinson in Antartide, Everest in Asia, Monte Bianco e Elbrus in Europa e Puncak Java e Monte Kosciuszko in Oceania.

Le sette vette (seven summits) sono considerate un traguardo dell’alpinismo, raggiunto per primo da Richard Bass nel 1985.

La prima  vetta conquistata da Andrea è il Monte Bianco nell’estate del 2020; il 13 maggio 2022 raggiunge la vetta del monte Everest a 8849 m.s.l.m,  diventando il primo uomo con pluriamputazioni a salire sul tetto del mondo. In quell’occasione, prima di iniziare la salita, nel villaggio di Gorakshep, il 1º aprile Andrea registra un Guinness World Record, correndo con le lame a quota 5 164 m.s.l.m il miglio più veloce: 9 minuti e 48 secondi.

Nell’agosto del 2022 la terza meta raggiunta è il Kilimangiaro nel continente africano.

Nel gennaio del 2023 sale in solitaria l’Aconcagua, valida per il continente sud-americano. A dicembre del 2023 sale la vetta del monte Kosciuzko, valida per l’Oceania Continentale e il 26 maggio 2024 il Denali ( o McKinley ) valida per il continente nord Americano.

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Il MUSE , assieme all’Università degli Studi di Milano, sta portando avanti un progetto di ricerca sui versanti rocciosi della Val Grosina per arrivare a descrivere l’evoluzione della montagna senza ghiacciai.

Christian Casarotto, geologo del Muse di Trento, parlerà del futuro delle nostre montagne in riferimento al cambiamento climatico in atto. ““La montagna – spiega il ricercatore glaciologo del MUSE Christian Casarotto – ci mostra il suo modo di adattarsi a un contesto climatico che sta rapidamente mutando, portando a modifiche di ecosistemi come quello glaciale e delle alte quote più in generale. La ricerca e lo studio di questi rapidi processi è necessaria per maturare la consapevolezza delle responsabilità che abbiamo. Perché gli artefici di questo cambiamento siamo noi”.

 

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