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L’alta via Bepi Zac si sviluppa, nella prima parte, lungo la cresta di Costabella e ripercorre un  importante itinerario storico della Prima Guerra Mondiale.

Punto di partenza è passo San Pellegrino, raggiungibile in auto da Moena oppure da Falcade se si arriva dal Veneto. È possibile lasciare i mezzi al parcheggio nei pressi della seggiovia Costabella. Da qui potete seguire il sentiero 604 in direzione passo delle Selle oppure evitare il primo tratto di salita utilizzando gli impianti.
Superando il rifugio Paradiso (quota 2130 metri) e varie indicazioni che rimandano a ricoveri delle truppe italiane e al “Colifon”, prima linea italiana, si arriva al rifugio Le Selle (circa un’ora e mezzo di cammino), snodo per le alte vie di questa zona: a destra (segnavia n. 637) la “Bepi Zac”, a sinistra la “Bruno Federspiel”, che corre sulla dorsale del gruppo montuoso dei “Monzoni”.
L’alta via “Bepi Zac” parte in ripida salita su terreno franoso e attrezzato con cordini e offre splendidi panorami sulle Pale di San Martino, sul Lagorai, sui Monzoni, sulla Marmolada e il gruppo del Sella.
Si passa per il Lastel Picol (2697 metri), per cima Campagnaccia (2737 metri) e poi, dopo vari saliscendi, per il Banc di Campagnaccia (2685 metri) dove vi è una prima possibilità di rientro al Passo San Pellegrino. Tra i tanti segni della Grande Guerra le gallerie che si devono attraversare e il ricovero austriaco per 12 soldati, il cui interno è originale e sembra abbandonato da pochi giorni.
Dopo il pianoro del Banc di Campagnaccia si sale verso cima Costabella (2759 m, postazione austriaca per mitragliatrice) e poi al Sass di Costabella, prima linea italiana. Il percorso in questo tratto è piuttosto aereo, con passaggi spettacolari. All’altezza del Sass di Costabella una variante consigliata porta con un breve canalino a visitare un punto di osservazione italiano nel quale sono raccolte la mostra fotografica “Guerra alla guerra” di Ernst Friedrich promossa dall’associazione Fronte dei ricordi.
Scesi per una lunga fessura nella roccia, attrezzata con scale e cordini, si guadagna la forcella Ciadin, dove termina la prima parte della Bepi Zac e dove è possibile rientrare al passo San Pellegrino lungo il segnavia 637 B. Nella seconda parte il percorso prosegue fino alla forcella Laghet,con maggior carattere alpinistico ,da dove diparte il sentiero -607- di rientro verso il rifugio Fuchiade.

Si tratta di un sentiero attrezzato lungo la dorsale di Costabella a nord di Passo San Pellegrino, in Val di Fassa . Il percorso è abbastanza facile ma da non prendere sottogamba per la quota, la lunghezza e alcuni tratti esposti. C’è stata la ristrutturazione del percorso di guerra, con grandiosi scenari panoramici che spaziano dalla Marmolada alle Pale di S. Martino , dal Sella al Sassolungo , dal Catinaccio al Latemar. La Bepi Zac, per lo meno nella prima parte, non è una vera via ferrata ma piuttosto un percorso attrezzato con cordini, fittoni, scale e passerelle in legno.

Punto di Partenza: Passo San Pellegrino

Durata del percorso: 7 ore circa;

Dislivello previsto: 900m circa;

Grado di difficoltà: EEA;

Attrezzatura necessaria: set da ferrata completo di casco.

Info e iscrizioni: Gioele Lazzeri (cell: 346/5327077)

 

 

 

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